Questa volta ho bisogno di una mano, ci sono cose che non capisco proprio.
Ancora non era caduto, Prodi, e già se ne sentiva di ogni. Oggi siamo al paradosso: è caduto il Governo, perchè? Ognuno ha la sua risposta pronta per far felice la sua piccola fetta di elettorato.
E così è iniziata la nuova campagna elettorale.
Crisi parlamentare o extraparlamentare?
Divieto di mandato imperativo e trasformismo?
Sinistra radicale e sinistra centrista o catto-comunista?
Palle. Parole vuote per distrarre, per spostare l'attenzione, per incolpare qualcun'altro.
Il Governo è caduto perchè la maggioranza s'è rotta?
Si certo, ma una parte della maggioranza ben precisa: i "diniani" e l'Udeur di Mastella (e Turigliatto di Prc naturalmente, complimenti).
Il Governo cade per colpa di Veltroni e del suo PD?
Ma, questa non l'ho propio capita. La maggior parte degli analisti e commentatori politici insiste su questo punto e si dimentica che, comunque la si voglia mettere, al senato sono mancati i voti di Mastella e Dini.
Che la crisi è stata generata da Mastella per motivi esclusivamente personali e del tutto estranei alla logica politica. Che Dini ha colto l'occasione al balzo per interessi personali che, suppongo, a breve saranno svelati. Che il Governo e il Paese intero, grazie ha una legge elettorale innominabile, fin dal primo istante di vita sono stati ostaggio di uno o due voti e delle pretese di partitini minuscoli.
Che, se davvero la nascita del PD è avvenuta in un momento difficile ed è andata a complicare una congiuntura politica già fragile, rimane il fatto che la coalizione si è sfaldata alla sua destra, quella che obbedisce al Vaticano, e non a causa della sinistra radicale.
E adesso?
Governo delle larghe intese, rimpasto di Governo, elezioni anticipate, governo istituzionale?
Staremo a vedere. Vi garantisco che nei prossimi giorni se ne sentirà di ogni e che tutti i partiti diranno la propria oggi, per affermare il contrario domani, per smentirla dopodomani e così via in base al sondaggio del momento o all'accordo sottobanco del giorno.
Due fattori principali rimangono comunque da considerare: qualsiasi Governo dovrà fare i conti con la maggioranza schiacciante che la sinistra ha alla camera e un referendum sulla legge elettorale è in arrivo. Ne vedremo delle belle.
In conclusione mi associo alla brillante analisi politica che ha fatto questa mattina Buttiglione in diretta su LA7: "Il Governo Prodi cade per colpa del 'Partito dei magistrati rivoluzionari".
Finalmente siamo al cuore della questione, abbiamo un colpevole: le toghe rosse!
O azzurre a questo punto. Fate un pò voi.
Ancora non era caduto, Prodi, e già se ne sentiva di ogni. Oggi siamo al paradosso: è caduto il Governo, perchè? Ognuno ha la sua risposta pronta per far felice la sua piccola fetta di elettorato.
E così è iniziata la nuova campagna elettorale.
Crisi parlamentare o extraparlamentare?
Divieto di mandato imperativo e trasformismo?
Sinistra radicale e sinistra centrista o catto-comunista?
Palle. Parole vuote per distrarre, per spostare l'attenzione, per incolpare qualcun'altro.
Il Governo è caduto perchè la maggioranza s'è rotta?
Si certo, ma una parte della maggioranza ben precisa: i "diniani" e l'Udeur di Mastella (e Turigliatto di Prc naturalmente, complimenti).
Il Governo cade per colpa di Veltroni e del suo PD?
Ma, questa non l'ho propio capita. La maggior parte degli analisti e commentatori politici insiste su questo punto e si dimentica che, comunque la si voglia mettere, al senato sono mancati i voti di Mastella e Dini.
Che la crisi è stata generata da Mastella per motivi esclusivamente personali e del tutto estranei alla logica politica. Che Dini ha colto l'occasione al balzo per interessi personali che, suppongo, a breve saranno svelati. Che il Governo e il Paese intero, grazie ha una legge elettorale innominabile, fin dal primo istante di vita sono stati ostaggio di uno o due voti e delle pretese di partitini minuscoli.
Che, se davvero la nascita del PD è avvenuta in un momento difficile ed è andata a complicare una congiuntura politica già fragile, rimane il fatto che la coalizione si è sfaldata alla sua destra, quella che obbedisce al Vaticano, e non a causa della sinistra radicale.
E adesso?
Governo delle larghe intese, rimpasto di Governo, elezioni anticipate, governo istituzionale?
Staremo a vedere. Vi garantisco che nei prossimi giorni se ne sentirà di ogni e che tutti i partiti diranno la propria oggi, per affermare il contrario domani, per smentirla dopodomani e così via in base al sondaggio del momento o all'accordo sottobanco del giorno.
Due fattori principali rimangono comunque da considerare: qualsiasi Governo dovrà fare i conti con la maggioranza schiacciante che la sinistra ha alla camera e un referendum sulla legge elettorale è in arrivo. Ne vedremo delle belle.
In conclusione mi associo alla brillante analisi politica che ha fatto questa mattina Buttiglione in diretta su LA7: "Il Governo Prodi cade per colpa del 'Partito dei magistrati rivoluzionari".
Finalmente siamo al cuore della questione, abbiamo un colpevole: le toghe rosse!
O azzurre a questo punto. Fate un pò voi.
2 commenti:
Quello che ha detto buttiglione però, oltre che assurdo, è indice di un fenomeno molto grave che è sotto gli occhi di tutti ma che nessuno vuole vedere, almeno a livello livello mediatico e eistituzionale. La classe politica non può permettersi né di mettere in discussione la magistratura né di interferire con le sue funzioni.
In un paese sano non dovrebbe accadere, ma purtroppo l'Italia un paese sano non lo è...
esatto Bobo, sono perfettamente in accordo con te. "Separazione dei poteri"? In Italia i limes si fanno sempre più sottili...
Posta un commento