martedì 22 gennaio 2008

Cosa nostra. Anzi, loro.

A volte capitano strane coincidenze.

Chi non si è mai trovato con alcuni amici intorno ad un tavolo a raccontare di quando, quella volta la, in quel posto lontano, ha ri-incontrato quel compagno di classe che non vedeva da 10 anni? Tutti, ma proprio tutti. Eh si, a quanto pare in Italia siamo pieni di tavoli, e di amici che ci si siedono attorno. Amici improbabili, amici per caso, amici per convenienza.
Oggi parliamo di un tavolo e di una allegra compagnia che dopo tanto lavoro non vede l'ora di ritrovarsi ancora attorno a quel tavolo, per brindare e festeggiare: "Questa volta abbiamo fatto proprio un bel lavoro!".
Vi chiedo giusto cinque minuti di tempo quindi, perchè non è facile descrivere una siffatta compagnia, ci vorranno diverse righe.

Strane concidenze, dicevamo. In questi ultimi giorni ne sono capitate parecchie, ripercorriamole in sintesi:

  • Una strana crisi politco-istituzionale tra due stati stranieri costretti alla convivenza forzata (Costituzione, Art. 7: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”) causata da addirittura un centinaio di studenti della Sapienza e da ben 67 docenti della stessa, su un totale di circa 4000 (Costituzione, Art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”).
  • L’improvviso arresto di Sandra Mastella, presidente del Consiglio Regionale della Campania, e di più o meno tutto lo stato maggiore dell'Udeur campano ordinato dalla magistratura di Santa Maria Capua Venere. La conseguente reazione del Ministro della Giustizia Clemente Mastella: dimissioni prima, appoggio esterno al Governo poi, uscita dalla maggioranza infine.
  • Un sorprendente discorso del presidente della Cei Bagnasco che attacca direttamente il Governo, l’Italia intera, e che inaspettatamente rivede l’intera vicenda del Papa vs La Sapienza.
  • L’imminente crisi di Governo che, senza l’Udeur dei Mastella non ha più una maggioranza sicura al Senato.
Ora, si potrebbe dire che “sono cose che capitano”, tutte le televisioni ci fanno capire che tutti questi fatti sono successi nel giro di qualche giorno per caso. Proviamo un attimo a ragionare sui singoli avvenimenti:
  • Il Papa rinuncia a parlare alla Sapienza dopo essere stato invitato: ora, a quanto pare, la rinuncia ora sembra da addebitarsi al Governo. Ebbene si, Monsignor Bagnasco dopo 5 giorni dalla mancata visita di Benedetto XVI e a seguito di oltre una settimana di polemica ci rende finalmente partecipi di una così secondaria informazione (prontamente smentita da Palazzo Chigi) se ne era probabilmente dimenticato.
  • Il Mastella-Gate: eh sì, si tratta della solita "giustizia ad orologeria" (come tutti sanno gli arresti sono stati ordinati dopo mesi di indagini), dell’ennesimo attaco delle toghe rosse alla politica, o forse, come ci fa notare la signora Sandra Lonardo in Mastella dai domiciliari: "Questo è l’amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo”!. Interessante è invece, come sottolinea Marco Travaglio, il fatto che “al momento nessuno sa nulla delle accuse che vengono mosse a lei e agli altri 29 arrestati. Ma l’intero Parlamento – con l’eccezione, mi pare, di Di Pietro e deiComunisti Italiani – s’è stretto intorno al suo uomo più rappresentativo [...] e ha già deciso che le accuse - che nessuno conosce - sono infondate e gli arrestati sono tutti innocenti”. E che, continua, “Nessuno, tranne Alfredo Mantovano di An, s’è domandato come facesse il ministro della Giustizia a sapere che sua moglie sarebbe stata arrestata e a presentarsi a metà mattina alla Camera con un bel discorso scritto, con tanto di citazioni di Fedro: insomma, com’è che gli arresti vengono annunciati ore prima di essere eseguiti?”.
  • La guest star Monsignor Bagnasco, come dicevamo, casualmente mette il dito nella piaga, rivelando scottanti novità sul caso La Sapienza e approfittando dell’occasione per rilanciare l’ennesima crociata contro l'imbarbarimento della virtuosa Italia, un paese ormai “a coriandoli”, colpevole di essere "pro-abortista" e di riflettere sul problema coppie di fatto. Che tempismo. (A quando un bel intervento di, che so, Napolitano, di accusa nei confronti dell’unica monarchia assoluta ancora esistente, di gerarchia totalmente maschilista e colpevole di ingerenza nella politica e negli affari di un altro stato?).
  • La reazione del Ministro Mastella agli arresti che hanno decimato famiglia e partito, che sono un pò la stessa cosa: far crollare il governo Prodi colpevole di esistere, visto che non si capisce cosa possa centrare l'operato del Governo con le inchieste della magistratura. Il messaggio che si evince da un tale comportamento è: "Se qualcuno osa toccarmi io metto il paese sotto-sopra". Mastella ha raggiunto vette impensabili, mai uomo aveva osato tanto prima: tenere in ostaggio un Governo, e quindi un paese intero, per i cavoli suoi. Il quadro poi genera ulteriori sospetti se consideriamo che, come ci fa notare Peter Gomez, "Quello di Mastella è stato un blitz ben ragionato con tre obiettivi. Il primo, semplicissimo, raccogliere il maggior numero di attestati di solidarietà Il secondo, dichiarato, ma più difficile, ottenere finalmente l'approvazione della legge che vieterà ai giornali di pubblicare il contenuto di quasi tutti gli atti giudiziari. Il terzo, far passare in secondo piano il fatto che anche il Ministro della Giustizia è indagato".
Strane coincidenze dicevamo. Strani scherzi del destino che capitano, per caso, tutti insieme. Strane ingerenze, strani comportamenti, strane campagne mediatiche, strane inchieste. A me lasciano qualche dubbio, e molto amaro sulla lingua. A voi no?
Un Governo traballante da quando è in carica, ostaggio di partiti che hanno racolto poco più dell’1 % dei voti alle ultime elezioni, che si trova a crollare per un uso personale dello stato e delle istituzioni perpetrato da un Ministro indagato.
Un sussulto improvviso dell’intero mondo cattolico che rivendica pretese attraverso canali privilegiati, che si dice “vittima” di un clima di ostilità, che si siede su una comoda poltrona a capo di un tavolo, dal quale non si era mai alzato, e attorno al quale si siederanno tutti gli altri, su instabili seggioline di legno, prostrandosi.

E ossequi sua eccellenza. Ossequi.

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